Si stima che il disturbo del sonno nei bambini sia presente in un buon 40% tra i bimbi piccoli.
Questo disturbo genera tendenzialmente:
– ansia
– conseguenze nella relazione mamma-bimbo
– angoscia
– stress familiare
– problemi cognitivi, comportamentali oltre che problemi coniugali.
Molti genitori mettono in dubbio le proprie capacità genitoriali e si sentono in colpa credendo di non essere in grado di risolvere il disturbo del sonno.
Il disturbo del sonno nei bambini, la terapia.
Insegnare al proprio bambino una routine della nanna è fondamentale.
Una routine è fatta di gesti sempre uguali, questo significa che appena il bambino si sveglia il nostro comportamento deve essere sempre lo stesso.
La routine permette al bambino di sentirsi al sicuro e accetta quello che gli viene proposto dall’adulto come unica modalità di addormentamento.
Nel caso in cui la nostra routine sia organizzata con una ninnananna, questo deve accadere ogni volta che il bambino si sveglia.
La routine permette al bambino di sentirsi al sicuro e non escogitare modi sempre nuovi di interazione con l’adulto. Accetta quello che gli viene proposto dall’adulto come unica modalità di addormentamento.
Solamente così si potrà risolvere step by step il disturbo del sonno del bambino.
Ecco cosa ci scrive questa mamma:
” Daria 13 mesi:
Intorno ai 6 mesi ha iniziato a non dormire bene la notte, eravamo arrivati attualmente al punto che lei stava nel lettone con me e il papà sul divano pur di riposare qualche ora. Nonostante dormisse con me il suo sonno era comunque disturbato.
Credevo di avere una routine abbastanza solida in quanto ho smesso di lavorare un mese fa perché sono in attesa del secondo, non usciamo e quindi davvero le nostre giornate sono tutte uguali. Ho iniziato a guardarmi attorno per chiedere un parere ad una tata del sonno. All’improvviso la pubblicità del profilo di tata pia, subito l’ho contattata. Abbiamo iniziato questo percorso, nemmeno ci credevo quando finalmente la mia bambina ha dormito nelle culla dopo tanti mesi. Ora a distanza di un mese solo lì vuole stare. Quando arriviamo in camera da letto si arrampica sulla sponda per entrare nella culla. I risvegli sono diminuiti notevolmente e lei è più serena, più riposata. Tata pia mi è sempre stata vicina, di grande supporto per i genitori, che inizialmente possono avvilirsi, ma lei ti dà la carica per continuare e crederci.
La consiglio a tutti i genitori che ancora continuano a pensare che avere un bambino vuol dire ‘non dormire la notte’!
Non è così, contattate tatapia e fatevi aiutare perché funziona alla grande e solo così potrete risolvere il disturbo del sonno del bambino!”